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Scalapay è il terzo unicorno italiano: ha superato il valore di un miliardo di dollari

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Scalapay, con la regola del ‘compra ora, paga poi’, è diventato il terzo unicorno italiano: ha superato il valore di un miliardo di dollari.

Acquistare un prodotto, pagandolo in tre/quattro rate e senza interessi, è possibile grazie a Scalapay. Nata dall’idea di due giovani, uno italiano e l’altro australiano, la startup si è imposta nel mercato nostrano durante la prima ondata della pandemia da Covid-19. Oggi, a distanza di tre anni, l’azienda è il terzo unicorno italiano: questo significa che ha superato il valore di un miliardo di dollari.

Scalapay, la startup è il terzo unicorno italiano

Scalapay è stata fondata nel 2019 da Simone Mancini e Johnny Mitrevski. In un secondo momento, si sono aggiunti anche Raffaele Terrone, Daniele Tessari e Mirco Mattevi. In soli tre anni, la società è cresciuta tantissimo: 120 collaboratori che, entro la fine dell’anno, diventeranno 200/250. Non solo, ad inizio 2021, Mancini & Co. sono riusciti ad ottenere 40 milioni di euro di finanziamenti. Ma come sono riusciti due giovani come tanti a raggiungere il successo? Simone, intervistato dal Corriere, ha ammesso che lui e il co-fondatore Mitrevski hanno “tre esperienze di fallimento” alle spalle, ragione per cui hanno cercato di non ripetere gli stessi errori.

Sono stati proprio i fallimenti ad insegnargli tanto e a spingerli a trovare un campo diverso, un settore innovativo. “In Australia era il momento del ‘compra ora, paghi dopo‘, abbiamo deciso di cavalcarlo. A Milano saremmo stati nella patria dei più grandi brand di moda e design a cui avremmo potuto offrire la nostra soluzione“, ha dichiarato Mancini. Ed è così che è nato Scalapay.

Come funziona Scalapay: compra ora, paghi dopo

Scalapay vanta più di tremila e-commerce affiliati e un milione e mezzo di clienti. Ma di cosa si occupa l’azienda? Semplice, consente pagamenti con finanziamento a breve termine, ovvero 3/4 rate senza interessi. In Italia è diventato leader del settore e sono tanti i brand che hanno aderito al suo ‘metodo’ di pagamento. I fondatori, però, ci tengono a sottolineare che non vogliono assolutamente diventare una “banca”.

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ultimo aggiornamento: 21 Marzo 2022 16:15

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